Daino salvato, era rimasto impigliato nell’altalena

Daino salvato, era rimasto impigliato nell'altalenaQuella che probabilmente era una normale giornata per un daino in un bosco di castagni presso Montecreto nell’appennino modenese, stava per trasformarsi in una trappola che poteva costargli la vita; il povero animale probabilmente in cerca di cibo, era rimasto impigliato nelle corde di un’altalena rudimentale appesa ad un ramo di un albero, fortunatamente, i volontari insieme ad un veterinario del centro Il Pettirosso di Modena, avvisati dalla Guardia Forestale, lo hanno rinvenuto che si agitava nel tentativo di liberarsi. I volontari del centro hanno provveduto a farlo dormire, successivamente con una cesoia hanno tranciato le corde dell’altalena che lo tenevano impigliato, finito l’effetto del sedativo il daino è tornato a correre libero nel bosco di castagni.
Questi rudimentali tentativi di costruire giochi nei boschi, se lasciati incustoditi possono trasformarsi in vere, e proprie trappole per questo tipo di animali che nulla possono quando rimangono impigliati (come il caso di questo daino), se lo stesso animale non fosse stato rinvenuto dalla Guardia Forestale, da li a pochi giorni sarebbe deceduto per la fame.
Personalmente, raccomando a tutti quelli che si recano per vari motivi in questi luoghi dove la natura è ancora “sana” di non lasciare nulla al caso, qualsiasi cosa (anche un sacchetto di nylon), può diventare fonte di pericolo per qualsiasi animale; se da privati cittadini siete in qualsiasi posto dove vivono animali (montagne, boschi, parchi, ecc…), e vedete qualche animale ferito, o anche solo in pericolo, oppure incendi chiamate il Corpo Forestale dello Stato al n. 1515.
Vi invito a lasciare un messaggio se vi va di commentare quanto scritto, oppure se volete correggere eventuali errori, o, se avete altre informazioni riguardo questo genere di “trappole” involontarie nei boschi, che mettono in pericolo diversi animali, potrete “completare” questo post. Grazie.
Guardate il video che mostra tutta la fase del salvataggio. un grazie al Centro il Pettirosso.

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