Sono certo che i più anziani ricorderanno sicuramente che Porto Marghera tra il periodo anni 70/80/90 era un’ area industriale con un tasso di occupazione altissimo, venivano a lavorare a Porto Marghera da tutte le parti d’ Italia perlopiù giovani che abbandonavano il mestiere che facevano i loro padri l’agricoltore, e che rendeva poco ma costava “molta” fatica. lasciavano la loro terra di origine per dedicarsi all’industria che in quegli anni era molto prosperosa, in ogni caso Porto Marghera ha dato lavoro a centinaia di migliaia di persone durante la sua “costruzione”, e successiva industrializzazione.
Ma se questo era un dato molto positivo, con il passare degli anni qualcuno (il solito) si è accorto che sostanzialmente tutto il comune di Venezia, e le zone limitrofe cominciavano ad essere inquinate, e causare molti problemi di salute alla popolazione (polveri, amianto, vapori tossici, rifiuti pericolosi ecc..), questo “qualcuno”, che poi erano tanti, e che avevano il compito di sorvegliare tale situazione, in realtà non hanno mai fatto nulla, incassavano la paga e basta!
Questo è un dato di fatto visto che oggi la situazione di Porto Marghera è quella che è! I signori che dovevano controllare tutte le realtà industriali che si insediavano in quel contesto, forse sapevano dei molti “veleni” che venivano prodotti, ma hanno sempre taciuto, perché?
Forse faceva comodo a più di qualcuno il loro silenzio ma ormai non ha più importanza, Porto Marghera a questo punto è una zona industriale pressoché “fantasma” tutte le più importanti aziende che un tempo erano prosperose hanno tolto le “tende”, nessuno sembra voler stare a Porto Marghera, forse perché con il passare del tempo si erano accorti da loro stessi che avevano inquinato abbastanza, e che se restavano dovevano bonificare almeno i terreni. Ma a fare questo come al solito ci pensa la Pubblica Amministrazione che utilizzerà i soldi dei contribuenti.
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