Io, ultimo disoccupato, ho venduto la mia fede nuziale

Io, ultimo disoccupato, ho venduto la mia fede nuzialeMi chiamo Mario…., abito a Mira  è sono “l’ultimo disoccupato” della provincia di Venezia, posso affermarlo con certezza in quanto ormai da molto tempo non ho più notizie a riguardo solo io scrivo queste lettere sui giornali e nelle reti televisive si parla solo di cassaintegrati, che sono una categoria molto diversa (i futuri disoccupati), di disoccupati, quelli veri, quelli che non percepiscono nessun reddito, nessuno ne parla, nessuno si interessa della loro situazione drammatica, giornali, tv, alcune organizzazioni sindacali, e istituzioni, oramai li hanno dati per “spacciati”, ed è chiaro che sono abbandonati a se stessi.
La situazione diventa molto più pesante quando un disoccupato supera l’ età dei 50 anni, sei scartato dal mondo del lavoro (che senso ha assumere una persona di 50 anni?).Le aziende private, ti dicono che hai “troppa esperienza, le amministrazioni locali, hanno dei limiti imposti dalla legge, quindi sono quasi obbligati ad assumere  personale relativamente “giovane” e con un reddito quasi inesistente.
In questo contesto diventa molto strano però il fatto, che quando c’è da lavorare quasi gratis presso i comuni (L.S.U), non serva nessun requisito, sono “aggirate” tutti i regolamenti, non è necessario nessun Isee, nessuna graduatoria, nessun limite di età, nessuna esperienza, nessuna competenza tecnica, altro fatto inspiegabile è che a queste “chiamate” di L.S.U. non si presenta quasi nessuno, solo quando c’è in gioco una paga decorosa, “saltano” fuori centinaia di persone che vogliono concorrere, ed alcuni sembrano “materializzarsi” come per incanto.
Per buona sorte, in “provincia”, sembra ci sia una  sola persona (assessore) che aldilà di ogni “credo” si “batte” per la causa dei disoccupati, tuttavia viene lasciato “troppo solo”. I milioni di euro per fare opere inutili si trovano prontamente, ma quelli per ricollocare i disoccupati, si fermano a qualche centinaio di migliaia (di euro).
Personalmente, questo mese per passare il Natale al “caldo” ho venduto la mia fede nuziale (ma in fondo era solo un cerchietto di metallo), quello che mi preoccupa maggiormente, è che sto perdendo la fede nelle istituzioni.
Non importa che io sia il primo, o l’ ultimo disoccupato della provincia di Venezia, vi chiedo solo di non abbandonare a se stessi  tutti gli operai che hanno perso il lavoro a causa di scelte sciagurate di alcune persone senza scrupoli, in fondo, basta poco per vivere, solo un lavoro! Grazie per l’ attenzione, e buon anno a tutti. Mario….. Mira  (l’ ultimo disoccupato). A voi ogni commento in proposito. Grazie.

7 thoughts on “Io, ultimo disoccupato, ho venduto la mia fede nuziale

  1. Purtroppo la situazione cara Nadia non è delle migliori, con tutte le bugie che ci propinano in tv restiamo sempre allo scuro di quello che vogliono fare, perchè ci devono tartassare per bene e lo dicono all’ ultimo minuto a cose fatte. Tanti auguri Nadia a lei e suo marito, e che il futuro vi porti almeno la speranza.

  2. Coraggio signora Nadia, Vedra che prima o poi usciremo da questo “tunnel”. Auguri

  3. Sono solidale con la signora Nadia, è una vergogna che si debba arrivare a queste conclusioni, qualcuno (soprattutto quelli che hanno provocato questa crisi) si dovrebbero vergognare

  4. Se le cose continuano cosi, cosa ci venderemo. Siamo allo stremo!

  5. Anche io e mio marito due mesi fa abbiamo venduto le fedi nuziali per fare la spesa e comprare alcuni farmaci, ma io ci soffro ancora, e malgrado ciò la situazione economica peggiora sempre più.

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