Vi racconto il mio sogno: di Giancarlo B.

Cari amici/che di questo blog e di Facebook, oggi vi voglio raccontare un sogno alquanto particolare ma che non mi era mai successo durante il mio “riposo”. Ho sognato di essere entrato in un “Cortisso*” antico e abbandonato, presso le vie della città vecchia di Taranto, e nella mia paura ho comunicato con un’anima maschile, per spiegarmi meglio, quello che avevo incontrato era un fantasma uomo. Le assomiglianze e i tratti somatici erano di un bel ragazzo sui 20 anni vestito da contadino tipico della fiction di Orgoglio.

Ritornando al punto, la comunicazione è stata lunga e la prima domanda reciproca è stata come ti chiami, essendo anche la mia presenza ben gradita. Da lì ho capito che era omosessuale; nella nostra chiacchierata io ho chiesto vedendo lui, come si vive nell’aldilà? Lui mi dice male, e io gli dico perché? Perché l’essere Omosessuale è uno scandalo! Io da li ho capito tutto. Lui mi chiese e da lei? ho risposto dammi del tu, ma lui non sapeva cosa vuol dire tu. Io cercavo di accompagnare la sua comunicazione sempre più confidenzialmente per farlo sciogliere dalla timidezza, più parlavo e più notavo che la sua camicia era strappata, e lasciava intravedere delle macchie rosse, lui capì che il mio occhio sinistro faceva “peso” alla camicia di lui.

Il peso della mia curiosità mi portò a dire quei segni sono delle frustate! Lui mi rispose sono segni delle penitenze per aver rivelato la mia personalità. Io scoppiai a piangere, lui mi disse perché piangi, ormai la mia pace è giunta per sempre piuttosto tu goditi  la vita perché nella vostra la mia personalità la si può accettare a 360° gradi.

Credetemi, un amico che ti parla così e io non riuscivo a comunicare più, sintomo del sogno che sta per accorciarsi e tornare nella realtà di tutti i giorni. Ma prima che mi risvegliarmi gli dissi: amico hai la capacità di dirmi almeno se Dio nel 2014 esiste per chi crede nella santissima fede? E dopo le cose che stanno succedono in questo maledetto pianeta? Lui mi rispose solo per chi lo sente vicino al proprio cuore è presente. Ricordati che Dio ti è vicino ancora di più da quando ti sei battezzato ed hai ricevuto il dono della Comunione e della Cresima.

Adesso è il momento che ognuno ritorni nelle proprie realtà gli dissi io, aggiungendo: fedele amico mio, ci divertiremo un mondo nei prossimi sogni. Lui mi disse: Arrivederci. ed io risposi ci rincontreremo. Dopodiché mi sono svegliato con occhi pieni di lacrime. Ricordatevi cari amici che anche un sogno può dare educazione più consone al vostro tenore di vita.

Cortisso* è un termine non molto usato ai giorni nostri, un po’ difficile da spiegare; sono le case tipiche dell’ Ottocento dove viveva la gente povera. La loro forma conia suppergiù un Colosseo, con delle ringhiere che formano un grande ovale e non ci sono delle finestre moderne che affacciano alla balconata ci sono delle porte del tipo i portoni Greci a forma di edicola, il piano terra era un agorà cioè un grande piazzale dove si svolgeva la vita quotidiana, e al centro del Cortisso* c’era il vascone in pietra per lavare gli indumenti propri.

Se volete intervenire con qualche vostro commento, vi invito a scrivere. Grazie.

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