Il suo nome è Massimo Turcato residente a Chioggia, dipendente della Municipalizzata Veritas di Venezia, la sua mansione è quella di Operatore Ecologico e qualche giorno fa ha salvato la vita ad una ragazza di origini (sembra) orientali che probabilmente mentre era intenta a scattare qualche fotografia nei pressi del palazzo regionale è scivolata andando a finire nel canale.
Lui ovviamente non ha perso tempo (in questi casi il tempo è prezioso), si è subito tuffato in acqua senza pensare ad altro ed è riuscito a riportare la ragazza a “riva” sana e salva tutto questo mentre altre persone erano incredibilmente intente a filmare l’ accaduto con i classici smartphone.
Il tutto è avvenuto Venerdì scorso poco prima delle tredici, Massimo si accorge della ragazza che “annaspava” in acqua, si è levato il giubbotto pesante è si buttato nel Canal Grande per soccorrerla, “non ho pensato a niente dice Massimo, l’ acqua era molto fredda, mi sono tuffato e sono riuscito a prendere la ragazza all’altezza dei fianchi poi nuotando con un braccio sono riuscito a portarla all’ asciutto. Non ho pensato a nulla, neppure che ho cinquantanni, che ho tre figli e tre nipoti, mi sono buttato e basta.”
Qualcuno nel frattempo aveva chiamato l’ idro-ambulanza, ma la stessa giunta sul posto ha potuto solo dare soccorso a Turcato, in quanto era infreddolito, ma poi si è allontanata vuota perché della ragazza salvata da Massimo si erano perse le tracce (alcuni ipotizzano che la stessa sia stata portata via dai suoi compagni in un vicino Hotel).
Massimo Turcato per questo gesto altruista ha rischiato la sua vita stessa, in quelle ore nel Canal Grande c’è un gran traffico di natanti che affolla il tratto d’ acqua e la temperatura dell’ acqua stessa (nonché ambientale) non si può certo dire che sia tra quelle “tropicali”.
Ho usato il termine “spazzino” nel titolo del post in quanto “Operatore Ecologico” risultava troppo lungo e lo stesso sarebbe stato interpretato da Google come una “copiatura” nei confronti di quelli riportati dalle testate giornalistiche, lo stesso termine non è in senso “spregiativo” è solo un sinonimo, fatta questa precisazione volevo “spendere” qualche parola su questo mestiere che ha origine lontane.
Effettivamente un tempo l’ Operatore Ecologico veniva definito “spazzino” questo perché nella stragrande maggioranza dei casi lo stesso era costretto a pulire strade, parchi e luoghi pubblici con il solo aiuto di scopa e paletta, con il passare del tempo e con l’ avvento della “tecnologia” il termine è stato modificato in “Netturbino” per poi arrivare fino ai giorni nostri come Operatore Ecologico, tuttavia quello che non è mai cambiato è stato lo “status” di questa figura professionale, che continua ad essere sottopagato con stipendi da “fame” e tenuto agli ultimi posti della “scala gerarchica” (questa ovviamente è solo una mia ipotesi da sognatrice). Bravo Massimo!
Se volete commentare, correggere o aggiungere altro a questo pos scrivete pure. Grazie.
Il video è solo d’ esempio ma da un’ idea di come si lavora a Venezia in questo settore.