Reckitt Benckiser di Mira: trovato accordo per cassa integrazione

Reckitt Benckiser di Mira, trovato accordo cassa integrazioneArriva una “buona notizia” (si fa per dire), sul fronte occupazionale per gli operai della storica fabbrica di detersivi Mira Lanza, da diversi anni di proprietà della Multinazionale Reckitt Benckiser.

La crisi che in questi ultimi anni sta attraversando tutta Europa ha toccato anche il settore dei prodotti per la pulizia personale e della casa, e nel caso specifico della rinomata “mamma di Calimero” che si trova a Mira in Provincia di Venezia, dove la situazione occupazionale nonera delle migliori, e dove c’era in “progetto” di licenziare otre cinquanta (50) dipendenti, senza mettere in conto che altri 30 operai avevano già abbandonato la società con vari incentivi (previsti in questi casi).

Qualche giorno fa nella sede della Provincia le parti sociali, la direzione della Reckitt Benckiser, e presente anche l’ assessore al lavoro Paolino D’ Anna, hanno trovato un’ accordo per la cassa integrazione per dodici (12) mesi, a rotazione per 51 operai.

Questo accordo dice Riccardo Coletti Segretario Filcem CGIL Venezia, scongiura i licenziamenti previsti dalla Reckitt Benckiser e apre una speranza  tra i trecento ottanta  (380) dipendenti di questa popolare realtà lavorativa della Riviera del Brenta.

Non mancheranno certo i problemi per la gestione della “cosa” afferma Massimo Meneghetti Segretario della Femca CISL di Venezia, in quanto il personale che farà la rotazione della cassa integrazione dovrà essere “addestrato” a sostituire altre professionalità che fino a qualche tempo fa non era di loro competenza.

Tutto “sistemato” quindi (almeno per il momento) alla Reckitt Benckiser di Mira, sperando che alla fine dei dodici mesi previsti di cassa integrazione il “mondo” del lavoro si trovi in uno stato più prospero, perché la fase di crisi in qui si trova adesso non può continuare.

Vi invito a commentare questo a situazione delicata che si è venuta a creare in Riviera del Brenta. Grazie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *