Prenderà il via Domenica 8, e successivamente Domenica 22 Dicembre 2013, nelle frazioni di Mira in provincia di Venezia la tradizionale “maratona Natalizia” denominata “un paese dalle tante luci”, molti gli appuntamenti a carattere religioso e benefico in programma a Piazza Vecchia, Gambarare, Porto Menai, Giare, e Dogaletto. Questo delle frazioni di Mira, comune che costeggia il Naviglio Brenta (più comunemente conosciuta dai turisti come Riviera del Brenta), è un evento che ormai si sussegue da molti anni grazie alla generosità dei commercianti della zona, e associazioni benefiche.
Si comincia Domenica 8 Dicembre alle ore 10.00 a Piazza Vecchia, in occasione della Processione in onore della “Madonna dei Cavai” che si terrà nel pomeriggio tra le ore 14.30, e le 15.30. Musica Natalizia nella piazza, e nelle zone adiacenti saranno presenti bancarelle, mostre, e quant’altro possa allietare il pomeriggio di festa per la ricorrenza della Madonna Immacolata.
Vi segnalo anche il tradizionale mercatino di Natale a Gambarare, che sarà presente da metà Dicembre fino al 6 gennaio (festa dell’ Epifania). La “replica” Domenica 22 Dicembre, dove, oltre a quello sopra descritto ci saranno i clown, ed alcuni giochi che si terranno davanti a vari negozi di Piazza Vecchia, per la chiusura della festa “un paese dalle tante luci”, è previsto un “rinfresco” a base di cioccolata calda, e vin brulè; ma per il programma completo dei festeggiamenti, e per maggiori dettagli vi invito a munirvi dell’ apposito programma/volantino che trovate in tutti i negozi di Mira, delle frazioni interessate.
Voglio fare una mia considerazione su quelle che sono ormai diventate occasioni per ritrovarsi tutti insieme nello Spirito Natalizio (I festeggiamenti nelle piazze).
Ormai da molti anni la crisi economica, che ha fatto perdere il proprio lavoro a milioni di persone, sta portando le famiglie allo stremo, questo per colpa di scelte a volte molto discutibili di imprenditori che chiudo le aziende senza motivi apparenti, lasciando nella disperazione chi ha nel proprio lavoro l’ unica fonte di sostentamento; la tragedia (se cosi posso chiamarla) e resa più inquietante dalla totale assenza di chi (almeno per obbligo morale) dovrebbe interessarsi a questo a dir poco grave problema sociale.
Personalmente, credo che il “Babbo Natale” dei disoccupati quest’anno si “gravemente ammalato” (le sue condizioni non erano buone neanche in passato), e questo mi dispiace soprattutto per i bambini di chi è senza lavoro. Se avete dei commenti lasciateli scritti. Grazie.