Marghera, lettera dal passato a Giancarlo Galan

Marghera, lettera dal passato a Giancarlo GalanIn questi ultimi mesi ci siamo, e mi sono reso conto di chi realmente muove i “fili” nel nostro Paese, vicende che (secondo la mia opinione) non hanno nulla a che vedere con la democrazia si succedono continuamente e quello del caso Del ex Senatore Giancarlo Galan è solo uno dei tanti che sono in essere nel nostro territorio. La situazione drammatica in cui versano milioni di famiglie è la conseguenza di un comportamento scorretto di quanti sottraggono (siadirettamente che indirettamente) fondi pubblici che dovrebbero servire per dare una vita dignitosa a quanti si trovano in difficoltà.

Il Caso dell’ex Senatore Galan (come accennato all’inizio) non è il solo ad essere stato scoperto se facessimo una lista completa ci vorrebbero decine di anni ma come al solito nel nostro Paese si tende a “dimenticare” e le questioni che riguardano la corruzione (anche se dilagante), vengono sempre messe in secondo piano.

Qualche giorno fa, frugando nei vecchi appunti di giornale ho rinvenuto una lettera pubblicata dal Gazzettino di Venezia in data 21 Marzo 2008, e indirizzata proprio all’allora Governatore del Veneto Giancarlo Galan, la stessa scritta da una dipendente (credo) della Sirma di Malcontenta, una fabbrica di materiali refrattari che proprio in quell’anno fu chiusa dal proprietario Stefano Gavioli in un contesto che a tutt’oggi non è del tutto chiaro.

Ecco il testo integrale: Egregio presidente Galan, alcuni giorni fa le ho scritto una e-mail per metterla al corrente della drammaticità in cui si trova la fabbrica Sirma di Marghera, 250 famiglie finiranno sul lastrico perché non c’è la volontà da parte di nessuno di far continuare a lavorare una fabbrica che produce e che nel suo campo è leader. Gli interessi finanziari sono più forti del posto di lavoro di 250 famiglie. Uno dei punti del programma del suo partito è il lavoro, e la precarietà, far lavorare i disoccupati, in questo momento non mi sembra proprio il caso di lavoro e dignità se si lascia che una fabbrica come la Sirma chiuda, pertanto quello che state promettendo in campagna elettorale sono solo parole. Il 19 Marzo avevamo un incontro con il Prefetto, che non li ha ricevuti, l’incontro è stato spostato a Venerdì 21 Marzo. Hanno firmato per la chimica, benissimo ma perché per la Sirma nessuno fa niente? Perché voi politici vi comportate come se questo non fosse un problema? Tra poco è Pasqua, non credo che possiate immaginare lo spirito che queste famiglie hanno: non abbiamo niente da festeggiare. Donatella B. Mestre-Venezia.

La lettera di Donatella rispecchia perfettamente il “menefreghismo” dell’epoca di quanti (incredibilmente) avrebbero dovuto intervenire in maniera decisa sul disastro occupazionale che si è poi creato a Porto Marghera, com’è noto ormai a tutti, nel caso dell’ex Governatore Galan, lo stesso era impegnato in ben altre faccende figuriamoci se veniva a Marghera per ”quattro operai”.

Mi auguro che qualcuno esprima la sua opinione su quanto scritto soprattutto in virtù che lo stesso Galan credo che a tutt’oggi incassa una paga pubblica (non di mille euro al mese), la stessa, che diverse settimane fa era stata fatta oggetto di discussione su una sua cessazione da parte del Movimento Cinque Stelle, come è ovvio capire la proposta è stata bocciata! Grazie.

2 thoughts on “Marghera, lettera dal passato a Giancarlo Galan

  1. Altro che ex senatore, al momento credo sia ancora in carica! Incredibile vero?

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