Italia, sconti e saldi: qualcosa non mi quadra

Italia, sconti e saldi qualcosa non mi quadraA me sembra così, quando arriva il periodo di questi che io definisco “fantomatici sconti” qualcosa non “quadra” e non tanto per i cartelli scritti che si posso vedere nelle vetrine che hanno ancora il “sapore” delle feste passate ma per quello che realmente rappresentano, e hanno rappresentato questo tipo di vendita fin dalla sua introduzione. Insomma: perché gli sconti?

A cosa dovrebbero servire? Qualcuno potrà pensare che non sono d’ accordo su questo che sembrerebbe un sacrosanto diritto dei cittadini per comprare prodotti di qualità a prezzo “giusto” ma non è cosi.

La domanda resta sempre quella: perché gli sconti? Perché non tenere un prezzo dei prodotti sempre moderato? Ancora una domanda, a cosa dovrebbe servire un ribasso del prezzo se un prodotto che viene venduto è già ad un prezzo equo?

Prezzo equo questo è il problema. Mi sono preso la briga di fare alcune ipotesi su questo tipo di vendita e i risultati sono (dal mio punto di vista) allarmanti, ci troviamo difronte al classico paradosso che probabilmente si crea in tutto il mondo in tempo di “saldi”, per meglio capire il concetto devo fare un semplice esempio (in modo che capisca anche io-soprattutto).

Abbiamo tre soggetti in questo “grande gioco” che sono gli sconti, il 1° è il costruttore (colui che produce un prodotto per la vendita) 2° c’è il commerciante che acquista l’articolo dal produttore, e per ultimo l’ acquirente finale di cui tutti facciamo parte per ovvie ragioni, e per svariati casi; se un commerciante compra un prodotto alla cifra di 100 euro è normale che lo voglia vendere a 200 euro (sicuramente qualcuno che lo compra si trova sempre), ma dopo un periodo di tempo arrivano i saldi e qui qualcosa non concorda.

Non ho potuto fare a meno di notare che quasi tutti i negozianti e supermercati applicano uno sconto che varia dal 20 al 80 per cento, se nel primo caso (20%) la “cosa” è sostenibile man mano che lo sconto sale diminuisce sempre di più il guadagno del commerciante, nel caso di uno sconto del 50% il guadagno si azzera (per la mia ipotesi), comprenderete che vendere a queste condizioni porterebbe alla chiusura dell’ esercizio in quanto non c’è nessun guadagno (a meno che durante l’ anno non ci siano grossi guadagni generati da altre vendite a prezzo pieno (ma in questi ultimi anni gli acquisti delle famiglie sono calati in modo preoccupante.

Arriviamo agli sconti del 60% ed oltre, qui proprio non ci siamo un commerciante che per vendere arriva addirittura a ricommetterci soldi non ha senso. “Qualcosa non quadra”. Indubbiamente la mia ipotesi è completamente sbagliata, nel senso che probabilmente il prodotto acquistato dal commerciate non viene venduto a prezzo raddoppiato ma evidentemente il triplo o addirittura il quadrupolo del suo valore reale, ma allora perché molti si lamentano che i “tempi sono difficili e non si riesce a vendere”? Perché queste “distorsioni” sui prezzi che non fanno bene a nessuno?

L’ultima ipotesi del prezzo triplo o quadruplo potrebbe trovare senso in quanto se un prodotto comprato a 100 euro lo si rivende a 300 con uno sconto del 50% si arriva alla vendita di 150 euro, uno sconto maggiore (come 70/90% non mi convince.

Qualche giorno fa mi sono recato in un negozio di ottica presso un centro commerciale a Marghera, lo stesso esercizio fa parte di un’ampia catena in tutta Italia, per gli occhiali mi sono stati proposti le lenti “progressive” con uno sconto del 50% quelle lenti che normalmente prima venivano vendute a ben 400 euro li potevo avere con solo 200 di euro, caspita! Ovviamente ho accettato l’offerta ma in realtà le lenti oggetto dello sconto quanto costano al negoziante?

Una mia famigliare che mi aveva accompagnato è rimasta molto “delusa” in quanto anche lei aveva cambiato le lenti poco meno di un mese fa pagandole a “prezzo pieno”. Se in tutta la catena di negozi si presentassero migliaia di acquirenti per le lenti progressive in offerta cosa succederebbe ai profitti e soprattutto sarebbe sostenibile una vendita con cosi “poco guadagno” per i proprietari del negozi? La domanda rimane: il prezzo reale delle lenti qual è?

Questo post è solo una “provocazione” e mi auguro che qualcuno lo commenti, in particolare se qualche commerciante volesse dare delle delucidazioni in merito agli sconti sarò ben lieto di integrarle nel post. Grazie.

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