Giappone, invenzioni: pomodori durante maratona

Giappone, invenzioni: pomodori durante maratonaScusatemi ma questa notizia del “Tomatan” (se cosi vogliamo chiamarla) non posso fare a meno di commentarla, francamente se io avessi la facoltà di decidere certi argomenti non li scriverei nemmeno anche perché ci vuole molto poco a capire che ci troviamo ad una delle più superflue invenzioni che in Giappone potessero fare ma la stessa è stata pubblicata da testate autorevoli e di conseguenza non ho potuto fare a meno di leggerla.

Mi domando anche in questo periodo dicrisi dove certi “Ingegneri” trovino i fondi per studiare e costruire certe “congegni” che oltre ad essere inutili sono anche controproducenti, ma questa è la mia opinione probabilmente se ben pubblicizzato (a suon di milioni) questo “prodotto” potrebbe anche essere commercializzato su grande scala fermo restando il pentimento successivo di chi lo acquisterà.

Questa fantomatica invenzione arriva dal Giappone si chiama “Tomatan” ed ha presentarla è un’azienda alimentare molto conosciuta nel Paese del “sol levante”, in buona sostanza l’ industria in questione ha dato vita ad una nuova creazione che consente di cibarsi mentre si corre, il cibo che distribuisce questa “macchina” sono al momento i pomodori. Una sorta di zainetto, che pesa circa 8 chili (incredibile), riesce a dispensare al podista che se lo porta appresso sulle spalle ben 7 pomodori di media dimensione.

Ma non è tutto, di questa (perdonatemi il termine) inefficace invenzione esiste inoltre l’edizione più leggera: un meccanismo di 3 chili che contiene 12 pomodorini ciliegino (del tipo quelli di Pachino). Da quanto sostenuto, la speranza dall’azienda (che testerà il prototipo durante la Tokyo Marathon (Maratona di Tokyo) Domenica 22 Febbraio è che questo “ortaggio” straordinario possa diventare più popolare tra quanti si cimentano nella corsa, o quantomeno che i pomodori diventino di uso comune come le banane (quest’ultimo particolare è forse il più interessante).

Arriviamo al “dunque”: fermo restando i buoni proposi dell’ azienda di far conoscere i pomodori e divulgarne l’ uso più massiccio (questo particolare non è in discussione), ma secondo la mia opinione i marchingegni usati per fare questa dimostrazione non avranno futuro, in aggiunta potrei dire onestamente che per incoraggiare l’ uso dei pomodori nel “campo” podistico forse era meglio avvalersi di graziose/si hostess che durante la maratona distribuissero gli stessi ai Maratoneti probabilmente avrebbero avuto maggiore attenzione.

Altra ipotesi che mi sento di dire è quella che gli stessi Maratoneti che useranno questa nuova invenzione avrebbero potuto munirsi di un “marsupio” capiente dove mettere i pomodori, gli stessi quando finiti avrebbero lasciato al podista stesso un peso irrisorio da portare, per i “ciliegini” è facile intuire che il tutto diventa molto più facile.

Ricapitolando: così come è stata concepita l’ invenzione è un peso inutile da portare, nelle maratone (o per questo genere di sport in generale) la fatica deve essere la meno possibile quindi capirete che portarsi dietro 8 chili di tara (oltre al peso iniziale dei pomodori) è alquanto impensabile, assurdo anche il fatto che lo stesso sia gettato a terra dopo avere finito gli ortaggi, a mente fredda direi con certezza che questo brevetto “nasce e muore li (ma non si sa mai). Mi aspettavo qualcosa di più “stupefacente” da parte di cosi tanta tecnologia magari un piccolo drone che svolazza sulla testa e al comando ti rilascia un pomodoro, ma portarsi dietro 8 chilogrammi proprio no.

Se volete commentare dopo avere visto il video (mi auguro lo facciate), scrivete pure un messaggio. Grazie.

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