Fibra Ottica in Italia, disoccupati in delirio

Fibra Ottica in Italia, disoccupati in delirioCi siamo, finalmente il grosso problema della connessione Internet nel nostro Paese sta per essere risolto se tutto procederà nel verso giusto presto arriveranno una valanga di Miliardi di euro per apportare le dovute modifiche sostituendo l’ attuale rete in cavi di rame con la più moderna Fibra Ottica già scoperta nei primi anni ottanta, gli impianti che come tutti sanno in gran parte della nostra penisola sono obsoleti, presto (si fa per dire) diventeranno all’avanguardia e permetteranno collegamenti veloci anche in “zone periferiche” che tuttora non raggiunti neanche dalla più lenta ed economica Adsl.

Questa notizia della Fibra Ottica che presto potrebbe trovare “radici” nel nostro Paese oramai sta spopolando nel web, se il tutto dovrebbe essere confermato i lavori per la sostituzione dei cavi in rame e la relativa posa della Fibra potrebbero iniziare presto (quest’ultimo particolare però è un incognita).

Internet è la classica e meravigliosa invenzione “americana”, prima usata per scopi militari (all’ epoca veniva chiamata ArpaNet), ma poi passato il “pericolo” fu “regalata” alla collettività mondiale con tutti i pregi e difetti, erano i primi anni Ottanta quando la “ragnatela” muoveva i primi passi nel mondo civile, Internet non era come lo vediamo adesso ma molti ebbero la consapevolezza che presto questa scoperta avrebbe portato numerosi benefici a tutti i Paesi che avrebbero voluto utilizzarla.

La connessione ovviamente era possibile solo attraverso la normale linea telefonica con velocità di 56-Kbit (impensabile ora) tuttavia essendo il web molto più “povero” di come lo si vede adesso la stessa era sufficiente per “navigare” tranquillamente e senza tanti intoppi. Successivamente arrivarono i collegamenti che permettevano di utilizzare una doppia linea che portarono a 128-Kbit utili per il collegamento.

Con il passare del tempo e le nuove scoperte in tecnologia, fu possibile costruire i primi apparati per distribuire il servizio separato dalla linea “vocale” (pur viaggiando insieme nello stesso cavo) era nata l’ ADSL. Purtroppo (e lo dico a malincuore) non è un caso del perché siamo indietro anni luce nel nostro Paese (ultimi in Europa) su questo servizio che in Italia arrivò solo nei primissimi anni duemila, e non credo sia un caso nemmeno il perché tutti gli operatori telefonici che distribuiscono l’ attuale “banda larga” (con prezzi elevati), non diano un indirizzo fisso (IP) a chi lo richieda anche tra i privati cittadini (si può fare ma i l prezzo lievita a dismisura), oltretutto un IP fisso (siamo oramai all’ IPV6 che permette di ottenere indirizzi fissi “infiniti”) diminuirebbe la pirateria (che è molto diffusa), ma allo stesso tempo darebbe agli utenti qualche “funzione” in più ma è questo particolare che credo non sia gradito.

Sono previsti molti Miliardi di euro da parte dello stato (circa 7 per il momento), il resto si spera arrivi dai privati che decideranno anche quale tecnologia è la più comoda per distribuire il sevizio a Fibra Ottica. Come già detto in precedenza l’ incognita è sempre in agguato su questo genere di “lavori”, probabilmente si sa quando inizieranno ma per la loro conclusione non c’è nessuna previsione (o se c’è è solo campata in aria), qualche operatore di recente ha annunciato che dal 2016 comincerà a “sperimentare” la famigerata (in Italia) velocità di connessione ad internet di un Gbit (già attiva da anni in Giappone – altre mentalità).
Siamo in Italia, è qui tutto si “muove” molto lentamente, questo cambiamento della Fibra Ottica potrebbe risultare più “lungo” della Salerno – Reggio Calabria, oltre a questo personalmente non credo che i privati mettano sul tavolo i loro soldi senza le dovute garanzie che gli stessi ritornino moltiplicati decine di volte, e questo la dice lunga sul perché siamo tra gli ultimi in Europa.

A mio modesto avviso la tecnologia più rapida (in termini di tempo) per distribuire il sevizio veloce ad Internet potrebbe essere il Wi-Fi, ma torno a ribadire il concetto che è radicato nel nostro Paese, in questo caso si avrebbe un servizio “uguale per tutti” e i privati avrebbero la stessa “velocità” delle aziende che come si sa hanno dei costi più elevati. Non credo possa funzionare qui con il nostro sistema.

Intanto c’è grande apprensione per questo progetto da parte di quanti si trovano senza lavoro, nei prossimi mesi ci potrebbero essere delle “assunzioni” di personale più o meno specializzato da parte delle compagnie telefoniche che credono in questo progetto e se i lavori si protrarranno nel tempo (come l’ attuale ADSL – Asymmetric Digital Subscriber Line), “che in 15 anni non è stata in grado di coprire l’ intero territorio italiano” allora più di qualche generazione potrà andare in pensione.

L’ Italia è pronta a questa nuova sfida tecnologica (i disoccupati si)? Sopratutto gli operatori di telefonia “apriranno” la loro mente per quanto concerne il sevizio? Saranno cablate solo le grandi città lasciando “nell’ ignoranza” tecnologica le altre zone? Se avete la risposta oppure volete commentare questo post vi invito a lasciare un messaggio. Grazie.

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