Capita a tutti di dimenticare qualcosa durante il corso della propria vita, ma a volte e in certi posti può essere caro, oltre che ingiusto. Franceschino (nome di fantasia) ci scrive rammaricato per quanto successo qualche giorno fa al pronto soccorso presso l’ ospedale di Dolo Venezia: “mio padre 81 anni e venuto insieme a mia madre (stessa età) a trovarci dalla Calabria lo devono fare loro pensionati al minimo, in quanto io e gli altri mie fratelli siamo disoccupati da anni, non possiamo muoverci (come disoccupati siamo in una sorta di morte apparente, non possiamo andare ne avanti, ne indietro), così durante l’ anno cercano di risparmiare il più possibile per affrontare i 1.200 KM che ci separano, al massimo si fermano 15 giorni giusto il tempo per fare anche loro le solite visite mediche di routine.
Il tempo in queste ultime settimane è stato molto altalenante, e mio padre uscendo qualche ora da casa deve aver preso un “colpo d’ aria” sul collo (gli anziani sono più soggetti a questo tipo di malanni), tornato a casa mi dice di avere un forte mal di collo per il dolore gli do un comune antidolorifico, ma dopo qualche giorno la sofferenza non è sparita, anzi persiste ed è ancora più intensa, lui stesso mi prega di portalo al pronto soccorso perché il dolore è insopportabile.
Giunto in ospedale spiego la situazione e dopo qualche ora viene visitato dal medico di turno che gli fa una puntura e gli prescrive la terapia adeguata, ed è a questo punto che il Dottore chiede il codice di esenzione (codice che si è reso necessario grazie ai molti furbetti che ci sono in Italia, tutta via la cosa è stata fatta in modo da creare un caos, questo conviene a tutti loro!) qui arriva il “bello”, mio padre ha portato con se la tessera sanitaria, e i documenti, ma si è dimenticato di trascriversi su un foglietto il famoso codice, come si fa ora? Tento di rintracciare il suo medico di famiglia ma niente da fare, il telefono è sempre occupato, a questo punto il Medico pur a “malincuore” è costretto a far pagare a mio padre la prestazione sanitaria 25,00 euro. Leggendo questa cifra molti (ma non tutti) si “scompisceranno” dalle risate, è che saranno mai 25 euro?
Vi posso assicurare che per un pensionato al minimo è una sorta di tragedia, a questo si aggiungono 17 euro (altra cifra ridicola) per le medicine che avremmo dovuto comprare in farmacia (non le abbiamo comprate non avevano i soldi necessari), fortunatamente l’ iniezione di anti dolorifico fatta al pronto soccorso pian piano ha fatto il suo effetto e il dolore e andando scemando.
Quando sono andato alle casse per pagare ho chiesto se era possibile recuperare la somma, ma da quanto mi ha spiegato l’ operatrice questo non è possibile (una volta pagato non si può più!).
Uscendo ho dato 20 centesimi ad uno dei tanti parcheggiatori abusivi che si trovano nel parcheggio antistante l’ ospedale, ma loro sono muniti di codice esenzione?“
La lettera di Franceschino finisce qui, ma noi/io del blog mi permetto di fare una considerazione su questo strano modo di gestire il Servizio Sanitario Nazionale, già, Servizio Sanitario Nazionale o servizio Sanitario Regionale/locale?
Un cittadino italiano non può avere questo tipo di trattamento, perché il codice esenzione non è inserito nella tessera sanitaria che abbiamo da molti anni? a chi conviene non farlo? Chi beneficia di queste dimenticanze che capitano soprattutto alle persone anziane?
Perché il medico del pronto soccorso di Dolo, o di qualunque altro ospedale inserendo nel Computer il nominativo e codice fiscale non trova il relativo codice esenzione? Servono dei database più potenti? Le regioni Italiano sono 20/21 e nella rete del S.S.N. non riescono a inserire i relativi codici? Non Riescono o non vogliono?
Le domande sono tante, e quelle che abbiamo posto sono solo una “goccia nel mare” in confronto a tutte le magagne di cui soffre complessivamente l’ apparato. Il sistema è fatto in modo da creare ad “hoc” molta confusione.
Che il “nostro” Servizio Sanitario Nazionale non sia uno tra i più efficienti d’ Europa lo sapevamo, ma far pagare le prestazioni sanitarie agli ultra ottantenni crediamo non sia giusto, forse era il caso di rimandare il pagamento di qualche giorno (volendo si può fare), giusto il tempo di trovare il famigerato codice esenzione, sicuramente non c’ era il pericolo di “fuga” da parte del paziente!
Vi invito a commentare questo episodio spiacevole. Grazie.
Stanno cominciando una sorta di selezione naturale!
Evidentemente con i soldi del ticket si pagano la benzina!