Discarica abusiva a Mogliano Veneto. Treviso

Ennesima discarica abusiva rivenuta a Mogliano Veneto in provincia di Treviso, la discarica di medie dimensioni è stata individuata lungo la Strada Statale 13 Pontebbana che in quel tratto viene denominata “Terraglio” e nelle immediate vicinanze dell’ ex fabbrica di maglieria intima Nigi, vicino all’incrocio con via Bianchi; L’ area interessata usata come discarica abusiva, era probabilmente un cantiere dismesso di qualche impresa che eseguiva lavori di scavi e posa di tubi, e a testimoniare quest’ultima tesi ci sono diversi manufatti in cemento e ferro (pozzetti), un container in ferro, nonché molti rotoli di tubo nero che sicuramente servivano come guaina per varie tipologie di lavori. 

Non so dirvi con esattezza chi ha scoperto la discarica abusiva, forse la Polizia Locale, oppure qualche residente della zona che ha notato degli strani “movimenti” e ha segnalato “l’anomalia”; si trovano discariche abusive in gran quantità nel nostro bel paese, e il fenomeno è in continuo aumento grazie agli scarsi controlli del territorio che i comuni non riescono a pianificare per mancanza di fondi, e a questo si aggiunge che i “furbetti del rifiuto” usano scaricare materiali che nella fattispecie per smaltirli negli ecocentri attrezzati sarebbero sottoposti al pagamento di una tariffa, gli interessati, scaricano in questi posti perché generalmente sono “circondati” da vegetazione, e protetti dalla “notte” agiscono senza essere notati.

Le discariche di questo tipologia, hanno un costo non indifferente per i comuni, che si vedono costretti a chiamare aziende specializzate al recupero di materiali di risulta, e a volte anche ditte attrezzate per materiali pericolosi come l’ amianto, e di conseguenza a scaricare i costi sulla collettività.

Come si potrebbe fare per ridurre in modo considerevole le discariche abusive? Impossibile trovare una soluzione definitiva, spetta soprattutto ai cittadini che vogliono il rispetto dell’ ambiente a vigilare in tal senso, avvertendo immediatamente chi di dovere; a questo dovrebbe seguire un adeguato numero di centri di raccolta (ecocentri) in tutti i comuni, gestiti da aziende con personale qualificato, ma come detto sopra è impossibile debellare del tutto questo “costoso” fenomeno.

Vi invitiamo a lasciare una vostra opinione in tal senso. Grazie.