I diritti acquisiti non si toccano, ma solo quelli dei furbi!

I diritti acquisiti non si toccano, ma solo quelli dei furbi!Purtroppo da molti anni questo è un dato di fatto! I diritti acquisiti non si toccano, ma questa “legge” vale solo per un ristretto numero di furbetti (se cosi vogliamo chiamarli) in quanto tutti i diritti acquisiti (soprattutto quelli degli operai), si posso “togliere” facilmente a discrezione del Governo di turno, grazie anche a molti sindacati (che poi sono quelli che dovrebbero garantire che tali diritti non vengano rimossi), che con il passare del tempo e in tutte le occasioni si sono “girati” dall’altra parte quando è stato il momento di difendere la categoria più maltrattata della storia.
Diventa alquanto strano che ogni Governo che si è succeduto negli ultimi anni per far quadrare i conti e soprattutto alcuni conti, ricorra sempre più spesso a quello che potrei definire una sorta di taglio alle pensioni quasi indiscriminato dove le persone più colpite sono gli operai (quelli che fanno fatica veramente) e che ovviamente non si posso permettere il lusso di lavorare al caldo d’ inverno e al fresco d’ estate! Per quest’ ultimo genere di persone i diritti acquisiti sono stati “spazzati” via come niente fosse.
Di recente mi ha colpito una lettera scritta al Direttore del Gazzettino di Venezia dove un dipendete di una azienda si è trovato a fare i conti proprio con questo grave problema sociale introdotto dalla famigerata riforma delle Pensioni Fornero, che altro non ha fatto che portare disoccupazione e miseria e tutto per “salvare” (a loro dire) il futuro dei nostri figli ma che guarda caso sono sempre più disoccupati (se obblighi le persone a lavorare quasi 50 anni i posti di lavoro chi li fa?).
Vi propongo il testo integrale di questa lettere che a mio parere è molto significativa: nel giugno 2010 ho accettato di andare in mobilità per tre anni in quanto alla fine del periodo sarei andato in pensione con 40 anni di contributi. Dopo pochi mesi il governo Berlusconi modifica la normativa dei 40 anni aggiungendo un anno per il diritto alla pensione. Vado all’ INPS e mi spiegano che avrebbero salvaguardato diecimila persone e che comunque se ne sarebbe parlato fra 3 anni. Dopo un anno arriva la legge Fornero, con i famosi esodati. All’INPS mi rispondono che io non sono un esodato bensì un salvaguardato cioè andrò in pensione con le regole precedenti. Per farla breve arrivo alla fine della mobilità nell’ ottobre 2013; vado all’ INPS in quanto a gennaio 2014 sarei dovuto andare in pensione e la risposta è: si, lei andrà in pensione però dovrà aspettare un anno più 2 mesi perché anche se salvaguardato dalla legge Fornero da quest’ ultima si è beccato 2 mesi per l’ aspettativa di vita. Inutile dire che questi 14 mesi aggiuntimi da chi i diritti acquisiti se li tiene ben stretti per sé non saranno coperti da nulla  – Giuseppe Savaris .
Tutto è chiaro allora, chi toglie i diritti agli altri si guarda molto bene di salvaguardare i suoi, ben sapendo che lo fa. Auguriamoci che il prossimo Governo che (forse) sta per arrivare non sia un altro Governo del tipo “Monti”, messo li per fare un’altra “strage” di diritti acquisiti, fermo restando ovviamente che i loro non si toccano!
Se volete fare un commento, vi invito vivamente a scrivere. Grazie.

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