Crisi, Obama e Castro riscrivono la storia

Qualche giorno fa è avvenuto lo storico incontro tra Castro e Obama, quella che pareva essere una crisi diplomatica “senza tempo” sta lentamente ma inesorabilmente lasciando spazio ad una consapevolezza che potrebbe in breve tempo cambiare la storia tra i due Paesi. E’ stato Sabato 11 Aprile quando il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha incontrato il presidente cubano Raúl Castro nel corso di un vertice internazionale a Panama. L’incontro dai toni molto cordiali ha lasciato a quanti speravano in una svolta decisiva una speranza concreta che i rapporti tra i due stati possano riprendere in un futuro non troppo lontano mettendo fine ai pregiudizi che negli ultimi 50 anni si sono creati.

Obama e Castro, hanno parlato per poco meno di un’ora ovviamente con l’aiuto degli interpreti. Questa era la prima volta dopo più di mezzo secolo, che un presidente statunitense incontrava in modo formale il presidente della Repubblica di Cuba. Il presidente americano Obama, nell’occasione ha voluto dichiarare che: le relazioni tra i due Paesi sono giunte ad un cambiamento storico, e che con il tempo sarà fattibile voltare pagina e aumentare le relazioni tra i nostri due paesi.

Il presidente Castro, dal canto suo, e, con un discorso che ha fatto qualche ora prima dell’incontro, ha indicato il presidente Obama come: un uomo onesto, e ha aggiunto che ci sono diversi presidenti americani responsabili dell’embargo che è imposto su Cuba dal 1962, ma che Obama non è tra questi.

Si può fare, si deve fare! Questo radicale (speriamo) cambiamento è dovuto in buona parte a Papa Francesco che ha intercesso presso entrambi i leader, ma prima di lui fu Papa Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyła) ad aprire la strada alle relazioni tra i due stati in occasione della sua visita proprio a Cuba il 21 Gennaio 1998, da allora molta “acqua è passata sotto i ponti” fino ad arrivare ai giorni nostri portando questo straordinario cambiamento.

Era il 1961 quando tra le due super potenze (Stati Uniti e Unione Sovietica) scoppio l’inizio della “guerra fredda” che ebbe il suo culmine nell’Ottobre del 1962, in quell’anno il mondo fu veramente ad un passo dalla sua distruzione totale, il buon senso di allora prevalse (fortunatamente) da quelli che entrambe le “potenze” consideravano ognuna un loro diritto.

In gran parte della Terra le immagini che arrivavano sui televisori erano ancora in bianco e nero, poche le nazioni che avevano la tecnologia per trasmettere a colori, era un periodo in cui il mondo stava cambiando, non so dirvi se in meglio, o, peggio (dipende dai punti di vista), tuttavia nel nostro Paese si era arrivati ad una consapevolezza che era il momento per voltare “pagina”, da li a pochi anni dopo, ci fu la “contestazione giovanile” del ’68, la storia di quel periodo si perde tra alti e bassi di una democrazia che arriva fino ai giorni nostri, e, che quella attuale.

Francamente in questo incontro tra Obama e Castro, ci potrebbe essere la volontà di un cambiamento che gioverà sicuramente ad entrambe le nazioni, quello che comunque personalmente mi lascia perplesso è il fatto che ci potrebbe, essere più di qualcuno che di tutta questa crisi (durata più di 50 anni) ne traeva enormi profitti, e che ora vede pian piano svanire i guadagni. Quest’ultimi non si sa come reagiranno.

Se volte intervenire con le vostre opinioni aspetto che scriviate. Grazie.

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