Venezia, attraversare il Ponte della Libertà ora si pagherà

Ci avevano già provato non molto tempo fa i “furbetti del ticket” e finalmente sono riusciti nel loro intento, da oggi 1° aprile 2014 per attraversare il Ponte della Libertà e recarsi nella città lagunare si dovrà pagare una sorta di biglietto, non mi è dato ancora a sapere a quanto ammonta il balzello ma da fonti ufficiose si potrebbe trattare di una cifra che si aggira all’equivalente o di poco al disotto di un biglietto dei pullman urbani circa 75 centesimi.

Non è una novità, c’era da aspettarselo, come detto all’inizio ci avevano già provato diverso tempo fa a far pagare un ticket a tutti quelli che per recarsi a Venezia utilizzano il Ponte della Libertà, diciamo che “avevano già messo le “mani avanti”, una sorta di annuncio (un classico) “prematuro” che potrei paragonare alle proteste fatte ad hoc che hanno sempre il successo previsto (esempio: le strisce blu nei parcheggi).

Vediamo ora nel dettaglio come verranno riscossi i ticket “della Libertà”: da quanto detto in una conferenza stampa di cui nessuno era a conoscenza, la tassa non sarà comunque applicata alle auto, pullman, camion, treni e quant’altro si rechi a Venezia e non sia “umano”, quest’ ultimo particolare avrebbe reso la tassa iniqua in quanto su un pullman ci possono stare anche cento persone; è questa la novità, ogni singola persona pagherà il balzello e per poterlo fare in modo adeguato il comune ha acquistato e già posizionato lungo tutto il tratto del Ponte della Libertà una dozzina di telecamere molto particolari (telecamere intelligenti), che riescono a percepire e a riconoscere tutti i movimenti umani, contare con estrema precisione le persone grazie anche ad un sensore di calore che misura la temperatura corporea con una gamma che varia dai 34 a 38 gradi centigradi (se riuscite a stare sotto o sopra questi valori allora non pagherete (il sistema non sarà in grado di riconoscervi).

“Venezia non era più in grado di sostenere la grande mole di turisti e residenti – ha commentato un Operatore Ecologico, era la cosa più giusta da fare con questo nuovo balzello unito ad altri che entreranno in vigore tra breve (sono tuttora allo studio) consentirà a Venezia di restare a “galla” e non sprofondare nell’ incuria più totale.”

La riscossione del quanto dovuto per percorre i 4 chilometri del ponte non si pagherà immediatamente, questo per consentire una fase di rodaggio dello stesso sistema, i cittadini sia residenti che turisti o quanti si recano a Venezia per lavoro saranno dotati di un microchip, probabilmente sarà utilizzato  lo stesso che si trova nelle tessere di abbonamento ai mezzi pubblici (e di cui tutti fin da ora dovranno munirsi).

Molto scettiche le associazioni dei consumatori che hanno già chiesto degli sconti per le categorie disagiate, mentre i sindacati vogliono prendere tempo per meglio capire la situazione.

Personalmente non sono in grado di dirvi se è come la “cosa” funzionerà (tempi stretti non mi consentono di sperimentare il sistema), ma un particolare mi lascia molto perplesso: per mettere in piedi tutto il “complesso” è stato speso circa un Miliardo di euro, a questo andranno aggiunti le paghe per l’ assunzione di centinaia di ausiliari al traffico (per scongiurare i soliti furbetti – ci sono sempre), ora la domanda nasce spontanea: ma “il gioco valeva la candela?” Buon Primo Aprile a tutti. Commenti? Grazie.

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