Noale, disoccupato chiede aiuto: vivo per strada

Noale, disoccupato chiede aiuto vivo per stradaE’ un vero e proprio messaggio di aiuto quello lanciato da Matteo, 40 anni, di Noale in provincia di Venezia, disoccupato da qualche anno, Matteo è costretto a vivere sulle panchine pubbliche perché non può permettersi di pagare l’affitto; “Ogni giorno che passa stringo la cinta dei pantaloni, ho due cambi e dormo sulle panchine. Aiutatemi sono per strada, fa freddo”. Questo quanto dichiarato dallo stesso Matteo ad un quotidiano.

La tragedia per questo “giovane” disoccupato inizia 2 anni fa, secondo quanto scritto sul Gazzettino di Venezia, Matteo, operaio presso un’azienda di autotrasporti a Mogliano Veneto-Treviso, perde il lavoro a causa della crisi, il papà adottivo che lo aveva sempre aiutato dandogli i soldi per l’affitto muore lasciandolo nella disperazione.

Matteo che vive separato dalla moglie, ha 2 figli, da tempo non ha più rapporti con sua madre, diabetico, necessita di insulina, in questi ultimi 2 anni ha praticato diversi lavori saltuari, ma nulla che potesse permettergli una vita dignitosa.

Ora vive nei parchi pubblici, e dorme sulle panchine, senza lavoro ne soldi, si trova costretto a questo appello drammatico sperando chi di dovere si prenda a cuore la sua situazione.

Continua inflessibile questo periodo di crisi profonda che, nel nostro Paese dura da anni, situazioni disperate come quella di Matteo sono oramai all’ordine del giorno, purtroppo, la crisi ha provocato effetti devastanti solo nel settore lavorativo privato, grazie anche a quelli che si sono eletti paladini dei lavoratori; si è provveduto, e si continuano ad aiutare personaggi che rovinano l’economia, “salvando” le loro banche, si continuano a costruire opere inutili, sperperando ingenti risorse che prima erano destinati al sociale; si continua ad aumentare l’età per accedere alla pensione, e, la corruzione fa il resto, senza contare che chi dovrebbe inquadrare la situazione, se ne va alla “Leopolda” spacciandosi per persona di sinistra, incurante di questa situazione drammatica in cui versa il nostro paese.

Se volete commentare (e mi auguro lo facciate), o, correggere quanto scritto, oppure se qualcuno ha altri particolari su questi casi di indigenza sociale, e vuole aggiungere altro a seguito del post, lo invito a lasciare un messaggio. Grazie.

Il filmato non è attinente con quanto scritto, ma da un’idea di come stanno le Cose.

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