Maratona di Venezia: Alex Zanardi, un campione generoso

Alex Zanardi è nato a Bologna il 23 Ottobre 1966. Alex Zanardi è stato prima di tutto un campione in diverse tipologie di autoveicoli tra cui la Formula Uno dove ha raggiunto traguardi importanti.

Alex ora è diventato campione olimpico nella specialità handbike, ma soprattutto è un “campione di vita”, generosità, e buonumore. Alex Zanardi ha perso l’ uso delle gambe mentre “correva” in Formula Uno, in quel “maledetto” incidente avvenuto a Lausitz (Germania) Il 15 Settembre 2001.

Zanardi ovviamente non si è mai arreso (nessuno può tenere a freno una persona che crede nello sport – qualsiasi sport), diventando cosi un campione Paralimpico conseguendo risultati straordinari.

Solo grazie alla sua costanza e alla sua handbike, Alex è stato in grado di reinventare quello che tutti chiamano “record del mondo” diventando campione olimpico alle Paralimpiadi di Londra 2012, non solo, oltre a questo ha conseguito diverse medaglie tra cui anche l’ Oro nei 16 KM, e nei 46 KM di ciclismo.

A volte le immagini parlano più delle parole, Alex Zanardi è sempre molto atteso nelle varie competizioni nazionali e internazionali, ma nella recente Maratona di Venezia 2012, si è dimostrato per quello che è (come volevasi dimostrare), un vero campione di generosità.

Nel video che vi proponiamo e che, è stato girato a Mira in provincia di Venezia (lungo la Riviera del Brenta) da un componente del GidiferroTeam, si vede proprio Alex Zanardi, intento ad aiutare un suo compagno di maratona (Eric Fontanari), che si è trovato in difficoltà soprattutto per la pioggia e il freddo che Domenica ha messo tutti quanti alla prova, Alex non esita a fermarsi per poterlo soccorrere, e rimetterlo in gara. Ogni altro commento sarebbe superfluo, le immagini appunto, parlano da sole.

Se volete aggiungere altro (magari avete assistito a questo straordinario episodio) e vi va di raccontarlo non esitate a scrivere un messaggio. Grazie.

4 thoughts on “Maratona di Venezia: Alex Zanardi, un campione generoso

  1. E alla maratona di New York non lo vogliono, non sanno cosa si perdono, un campione così non capita tutti i giorni.

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