Beppe Grillo, non mollare proprio adesso

Beppe Grillo non mollare proprio adessoCaro Beppe, Ti invito a non lasciare l’ impegno che hai preso, lasceresti ancora una volta l’ Italia ai soliti noti, quei noti che durante gli anni hanno portato il nostro paese allo stato in qui si trova adesso. Comincia così la lettera di un lettore del blog, Ciro (nome di fantasia), che a proposito della minaccia di Beppe Grillo di ritirare il Movimento CinqueStelle dalle elezioni Politiche continua:

E’ proprio quello che vogliono loro, farti abbandonare le elezioni in modo da avere campo libero come nelle precedenti volte, e fare in maniera che nulla cambi, anche se quando arriva il momento tutti fanno promesse, le promesse di sempre, e sanno benissimo che non le possono mantenere, ma che fanno molto campagna elettorale per raggiungere la solita “poltrona”. I signori che ora si accusano a vicenda per la campagna elettorale, fanno finta di non ricordare che fino a qualche mese fa tutti d’accordo hanno spazzato via i diritti rimasti dei lavoratori, quelli più fondamentali, senza contare che questi ultimi provvedimenti (necessari a loro dire) aumenteranno in modo impressionante i precari e disoccupati, aumentando anche la platea dei cassaintegrati. Sicuramente per loro la crisi è finita anzi non è mai cominciata, ma per i disoccupati che sono costretti a vivere nella miseria più assoluta il dramma si compie ogni santo giorno, mentre questi signori si preparano a spartirsi la torta come sempre. Un’ altra cosa che lascia le persone di buon senso molto sconcertate, è la presenza costante in tutti network nazionali dei soliti noti, che ovviamente fanno promesse di ogni genere sperando di vincere le elezioni, è da augurarsi che qualcuno non si metta in testa di promettere che chi voterà per lui non morirà più!
Questo quanto scritto fin qui da Ciro, da queste poche righe si capisce tutta l’ amarezza di una situazione che sta peggiorando giorno dopo giorno, “la politica” in questo ultimo ventennio sembra essere stata occupata in ben altre faccende, forse sarebbe il caso di dire che era “girata dall’altra parte”, mentre qualcuno faceva i comodi suoi e senza preoccuparsi tanto di come si sarebbe evoluta la storia.
Se non ci sarà un capovolgimento di rotta, tra qualche anno ci ritroveremo uno stato sociale da “terzo mondo” (per molti), mentre i soliti pochi continueranno a percepire pensioni e paghe stratosferiche. Se volete dare la vostra opinione vi invito a farlo scrivendo un messaggio. Grazie. 

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